Come stai?
(Opzioni di risposta)
Bene, grazie!
Bene, e tu?
Bene, dai..
Bene ma non benissimo.
Abbastanza bene
Abbastanza. (e basta)
Normale
Così così
Insomma
(Fine opzioni disponibili).
Come stai?
Quanto tempo hai per ascoltarmi?
Quanto spazio ho per raccontarmi?
Come stai?
Ti prego non mi dire, che ho fretta e devo andare.
Ti prego dimmi, voglio proprio sapere.
Come stai?
La domanda disorienta.
La risposta latita.
Come stai?
Non lo so. Non domandare.
Dovrei fermarmi.
Ma non posso. E forse anche non voglio.
Dovrei ascoltarmi.
Dentro me risuona soltanto l’eco della domanda.
Come stai?
Come sta chi?
Come sta il mio corpo, i miei muscoli, come stanno i miei organi?
Come sta il mio cuore, il mio cervello?
Come sta la mia anima?
Come stai?
Sto a volte felice
a tratti serena
addirittura entusiasta
divertita, emozionata, imbarazzata e fiduciosa.
Talvolta arrabbiata
o perfino furiosa
ogni tanto triste
E anche sconfortata
Raramente calma
Perennemente stanca
E poi? Preoccupata, indignata, disgustata, frustrata, abbacchiata.
Come sto, dunque?
Come stai?
Sto male, tanto, e non ne capisco le ragioni
Ho paura, tanta, che tutto questo non finirà
Sono triste. Sempre triste. Mi sento sola.
Sono furioso verso il mondo, frustrato e deluso
Come stai?
Normale. E tu?
Bene, grazie.
Ti trovo bene.
Si, dai.
(Mi trova bene??)
Come stai?
Bene, dai. Lo sai che aspetto un figlio?
Ma che bello, chissà come sei felice!
Già!
(Ma dove la metto la paura fottuta di non essere capace?
Io ancora non so nemmeno se lo volevo, un figlio)
Come stai?
(La mia famiglia sta andando in pezzi.. e se mi spezzo anche io?
Il mio amato zio è morto all’improvviso, senza un tempo per prepararmi
Il mio lavoro fa schifo, ma come si fa a lasciarlo, di questi tempi?
La mia mamma è malata ma la vita non la lascia ancora. E io non ce la faccio più a vederla così).
Come stai?
¿ Bien o te cuento ?
(Bene. O ti racconto?)