31 Dicembre 2020

Io ci rinuncio!

Volevo cominciare con cose leggere.
Pensavo di cominciare con cose belle.
Poteva essere una buona idea!
Ma poi mi sono ritrovata, proprio un giorno prima di questo strano Natale, a pensare: Io ci rinuncio!
Ero sul divano, con il pc aperto davanti, il sito era in costruzione ma le parole per raccontarmi non venivano. Mi suonavano banali, erano vuote, o troppe.
È stata questione di un attimo, e mi sono ritrovata come quando da bambina accartocciavo il foglio su cui fino a poco prima stavo tentando di disegnare qualcosa con scarsi risultati, o abbandonavo il Das sul tavolo dopo aver tentato di farne una giraffa, o una tazza, o qualche altra originale opera artistica. 
Ci rinuncio!
Chi me lo fa fare? 
Non sono capace! 
Maledette insicurezze che bussano forte alla porta!
E non capita solo da bambini. Altrochè! Anche da grandi ci confrontiamo con le cose nuove con aspettative più o meno elevate verso noi stessi. E proviamo una frustrazione non tanto diversa quando non riusciamo.
La paura di non farcela è un sentimento che ho bistrattato tante volte negli anni. Non volevo mi inchiodasse al muro e pensavo che per andare avanti fosse meglio non ascoltarla. 
Ora lo so, da terapeuta lo so bene, anche se poi a volte me lo dimentico pure io, che per superarla bisogna soprattutto averne rispetto. E cura. Molta più di quanta, spesso, ne hanno avuta i grandi per le nostre da bambini. E so che è più facile dirselo che metterlo in pratica, talvolta.
“Cerca di metterci te stessa” : mi ha scritto Cristiano (Riscatto Fotografico), che si occupa delle fotografie, della struttura del sito e anche, a quanto pare, di sopportare i miei fogli accartocciati. “Sì, questo lo posso fare”: gli ho risposto senza pensarci in quel pomeriggio di nebbia fitta. Alla sera ho riletto quel dialogo. Ed ho pensato a quanto, oltre alla cura per le nostre paure, sia importante trovare una voce dentro o fuori di noi che ci riporti a quello che già abbiamo ottenuto per noi stessi. Una voce anche flebile, almeno all’inizio, da cercare, coltivare e custodire. Che possa, quando serve, raccontarci che non siamo al punto zero. Che ci ricordi chi siamo. Anche quando noi ce lo stiamo dimenticando.

SHARE THIS STORY
COMMENTI
ESPANDI
AGGIUNGI UN COMMENTO