Amo il mio lavoro. È contatto con l'inatteso e continuo mettermi in gioco.
Amo leggere. È vestire nuovi panni e vivere altre vite.
Amo scrivere. È cura per le ferite e esplorazione dell'anima.
Amo l'acqua. È divertimento, abbraccio e brivido.
Odio l’arroganza. E chi pretende di sapere cosa sia meglio per le vite altrui.
Odio lo sguardo superficiale sulle cose. E riconosco che a volte è anche mio.
Odio il cinismo di chi pensa che il mondo non cambi. E conosco la fatica di provarci.
Odio la perdita del controllo. E mi serve pensare che sia una possibilità.